Il neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi a rischio durante l'intervento chirurgico fornisce preziose informazioni aggiuntive che consentono al chirurgo di prendere decisioni documentate. La tecnica viene utilizzata in una vasta gamma di procedure tra cui la chirurgia tiroidea, la chirurgia rettale e la ricostruzione anale perineale.
Il neuromonitoraggio in chirurgia, in particolare nella chirurgia tiroidea, >> è già utilizzato come procedura standard nella maggior parte delle cliniche. La tecnica sta diventando molto importante anche per la complessa tecnica di TME (escissione mesorettale totale).
La tecnica e l'applicazione del neuromonitoraggio in queste procedure è delicata e sicura per il paziente.
La trazione meccanica dei nervi è un evento frequente con conseguenti complicazioni per interventi chirurgici sulla tiroide. Con il monitoraggio continuo della funzionalitá nervosa durante l'intervento chirurgico, il chirurgo sente e vede qualsiasi cambiamento nell'attività neurale causata dalla manipolazione chirurgica dei nervi motori. Gli aghi o gli elettrodi di superficie (EMG) misurano le contrazioni muscolari e trasmettono i segnali all'apparecchiatura con conseguente uscita audio (suono) e uscita visiva della curva EMG (forma d'onda). Le informazioni fornite dal monitor del nervo forniscono al chirurgo ulteriori e importanti informazioni sulle condizioni generali delle strutture nervose nel campo operatorio. Il chirurgo è in grado di regolare l'approccio chirurgico con risultati migliori per i pazienti.
Il processo di monitoraggio è ulteriormente potenziato dall'uso della sonda di stimolazione manuale che consente al chirurgo di mappare le strutture nervose nel campo chirurgico in modo più accurato.
Le malattie della tiroide o del retto colpiscono milioni di pazienti in tutto il mondo; il rischio aggiuntivo di danni al nervo può essere ampiamente evitato mediante l'uso del neuromonitoraggio intraoperatorio. Questo è particolarmente vero quando si esegue una rimozione parziale della tiroide e più particolarmente con la rimozione completa della tiroide.
Il neuromonitoraggio intraoperatorio pelvico può aiutare a prevenire danni neurali nella chirurgia pelvica. Pertanto, il rischio di disfunzione urogenziale potrebbe essere ridotto in modo significativo (vedere D. Kauff et al., "Confronto della funzione urogenitale a seguito di TME con e senza neuromonitoraggio intraoperatorio pelvico", DGCH 2016).
Per un'operazione pull-through perineale nei neonati, lo sfintere può essere testato per la sua funzionalità. Ciò si ottiene utilizzando la stimolazione transcutanea nell'atria anale preoperatoria su base ambulatoriale.
For a perineal pull-through operation in neonates, the sphincter can be tested for its functionality. This is achieved by using transcutaneous stimulation in the pre-operative anal atresia on an ambulatory basis.